sabato 16 dicembre 2006

E' finito tutto

giovedì 14 dicembre 2006

Auguri di Buon Compleanno

In questo mese di dicembre tante persone festeggiano il loro compleanno e con un unico post voglio fare gli auguri a tutti....
Buon Compleanno a Fabio, Paoletta ed Elisabetta.
Vi voglio bene, a tutti, anche se può sembrare strano.

sabato 2 dicembre 2006

Tristezza

Non poter aiutare la persona a cui vuoi bene, sentire che stà male e che non vuole la tua mano... Ho detto delle cose che non pensavo, l'ho lasciato solo... ma deve capire che deve mandare via una volta per tutte quei fantasmi. Allora resta da solo a riflettere. Io voglio starti vicino, ma adesso basta, hai avuto fin troppo tempo per risolverli e non è cambiato nulla.

mercoledì 29 novembre 2006

Caposala

In questi giorni nel mio ospedale si stanno svolgendo una serie di concorsi per rivestire il ruolo di Caposala. Ieri Giuliano, il mio carissimo amico, ha sostenuto questo esame per diventare il coordinatore della Centrale di Sterilizzazione. Ancora non sappiamo i risultati, ma sono sicura che è la persona più qualificata all'interno di quest'azienda e sarebbe controproducente non sfruttare tutte le sue conoscenze.
Tutto questo mi ha portato a fare una serie di riflessioni.
Perchè tutta l'azienda è in fibrillazione per questi concorsi? Perchè tutti credono che rivestire questo ruolo sia la massima aspirazione di un infermiere? Perchè tutti si stupiscono quando dico che non ho interesse nel rivestire ruoli dirigenziali? Perchè si stupiscono quando dico che non ho fatto nemmeno domanda?
Non riesco davvero a capire. Io non faccio l'infermiera per dirigere altri infermieri e ripiegarsi in tantissimi problemi burocratici ed amministrativi. Io sono un'infermiera perchè ci credo, perchè voglio stare con i pazienti, ma soprattutto perchè voglio far crescere la mia professione. Motivo per cui ho deciso di iscrivermi alla laurea specialistica e di non fermarmi nello studio.
Io voglio che gli Infermieri non siano considerati appendici del sistema sanitario o come una professione che può essere ricoperta da chiunque. Vorrei vivamente che tutti, le persone comuni, le autorità e i mass media la riconoscessero come tale, per fortuna la politica ci sta venendo incontro a fasi alterne ma ancora la strada da percorrere è lunga.
Spero che le tutte queste cose si realizzeranno presto, l'importanza della ricerca e della formazione sono punti fondamentali per arrivare a tutto ciò.

lunedì 27 novembre 2006

Parole universali


Non credere in qualcosa
semplicemente perché lo hai sentito;
non credere nelle tradizioni
semplicemente perché sono state tramandate
per molte generazioni;
non credere in qualcosa
semplicemente perché viene detto da molti;
non credere in qualcosa
semplicemente perché si trova scritto nei libri religiosi;
non credere in qualcosa
fidandoti dell'autorità dei tuoi maestrio di altri;
ma quando, dopo l'osservazione e l'analisi,
trovi qualcosa che, in accordo con la ragione,
conduce alla felicità tua e di tutti gli altri,
allora accettala e vivi per essa.

Buddha.

mercoledì 22 novembre 2006

Risultati



"Normale rappresentazione degli spazi intersomatici del rachide cervico-dorsale e del rachide lombo-sacrale"

Che bello non c'è niente è stato il mio primo pensiero.... si sbagliavano.... le coliche non vengono dalla schiena.

"Al livello del rachide cervicale presente ernia discale...... etc.....etc....."

Non ci posso credere, svegliatemi da questo incubo.

Faccio un esame per risolvere un problema e adesso troviamo altre cose.

Impossibile commentare gli occhi del professore di fronte a queste risposte, lo sguardo fisso nel vuoto e dirmi che non sà più che fare, ma comunque di togliere il rene non se ne parla nemmeno.

mercoledì 15 novembre 2006

Speranza e paura



Oggi nuovo esame, nuova visita e nuove paure. L'ultima probabilità per provare a salvare il mio rene. Tante speranze in questo giorno, speriamo vivamente che sia positiva. Pare stano, ma a volte speri che ti trovino delle novità in modo che speri in uno spiraglio di speranza e di luce e allontanare un volta per tutte i fantasmi della mia vita.

martedì 14 novembre 2006

Riflesso



Il riflesso dell'anima e del cuore tra di noi così profondo che non posso non volervi così bene.

sabato 11 novembre 2006

Anplagghed

Divertente è dire poco, ho riso talmente tanto che pensavo che uno dei tre sul palco scendessero per dirmi di prendere fiato ogni tanto.... Ridere perchè quelle scenette davvero capitavano nella mia vita quotidiana: al museo di arte moderna, al bancomat, con il nonnetto..... sono davvero semplici, poca scenografia, ma grande spettacolo.
Non riesco a descrivere in questo piccolo post tutto quello che ho visto o provato in quelle due ore seduta su quei posti comprati il giorno prima al volo.
Vorrei tanto raccontarvi tutto, ogni battuta ogni mossa che mi è rimasta in testa..... ma.....
"...Mi dispiace ma non ho il giardino!..."

martedì 7 novembre 2006

Tutto scorre....

Tutto continua ad andare avanti, sempre più velocemente, sembra inarrestabile. Il tempo, ti accorgi che passa dallo scalare rapido dei giorni sul tuo calendario, sia che stai bene, sia se stai male. Continuo a non riuscire a fermare la discesa in questo precipizio, scendi scendi e non trovi appigli. Sono stata a casa, serena, felice e rilassata con la mia famiglia. Poi si torna a lavorare, sempre in questo ambulatorio che ogni giorno odio di più, con gente che non mi dà niente e non riesco a trarre nulla da loro. Poi una luce, il neurologo mi dice che per lui posso tornare in sala operatoria.... davvero? Fino a che non scriveva quel certificato non ci potevo credere. Eppure adesso ho paura di tornare in quelle sale, dove ho bei ricordi ma dove sono entrata come paziente più volte. Poi questa notte il dolore, di nuovo sempre più forte, un coltello che ti trapassa la schiena e non hai modo di contrastarlo, con mia madre vicino che non vuoi far preoccupare e cerchi di dormire per farlo passare. Adesso ho dubbi che il mio sogno di tornare a lavorare come strumentista è sempre lontano, aspettiamo la risonanza e poi vediamo.
L'università è troppo difficile, sembra interminabile e comincio a perdere la motivazione. Ancora un anno di lezioni, esami e tutto il resto, poi ci si metterà anche la tesi.
Vorrei fermare tutto questo, ma sembra impossibile.

sabato 28 ottobre 2006

Esami, esami ed ancora esami

In questi giorni sto superando me stessa, non pensavo di riuscire a mantenere questo ritmo. Gli esami sono davvero tanti e non voglio restare indietro. Voglio prendere questo benedetto titolo e senza tenere conto dei voti. Modestamente penso di essermi superata. Vorrei rendere partecipe tutti del Cu*o che mi sono fatta:
- 29 settembre, metodologia della ricerca ed informatica: 28
- 5 ottobre, pedagogia e psicometria: 28
- 12 ottobre, igiene ed economia sanitaria: 30
- 20 ottobre, informatica: idonea
- 26 ottobre, managment: 24
- 26 ottobre, qualità: 20 (non ho sbagliato data!!!)
Diciamo che sono andata un pò a scalare con il rendimento......
Prossimo appuntamento il 30 ottobre per Sociologia Generale.
Nel frattempo ha avuto l'onore il 24 ottobre di tenere una lezione, a quelli che sono i miei superiori, sia di corso che di carrriera!!! Vuoi mettere la soddisfazione!!!

lunedì 23 ottobre 2006

Sono tornata

Scusatemi se in questi giorni sono un pò sparita, ma per una serie di motivi non volevo confrontarmi con questo blog. La paura di scrivere cose che non pensavo veramente e la vita quotidiana presa da molte cose che devo organizzare.
Ma un piccolo riassunto non lo posso negare, nemmeno a me stessa.
Gli esami procedono, sono tanti e tutti vicini tra loro, il tempo per studiare è sempre poco e la paura di fare figure meschine è sempre molto alta. Non riesco a studiare come vorrei, davanti a quei libri mi perdo nei miei pensieri e la concentrazione è sempre scarsa. Fortunatamente i voti sono sempre abbastanza buoni, non voglio tutti 30 e lode, non me ne frega, ma la paura di fare scena muta mi terrorizza. L'importante è finire, rapidamente e senza complicazioni, avere questo titolo in mano mi può aprire tantissime porte, ed ho paura che si chiudano presto se rallentassi la mia corsa.
Al lavoro è sempre un vero disastro, ormai discutiamo in continuazione e sono arrivata alla soluzione estrema: mettere in gioco i sindacati. Non avrei mai voluto, ma di fronte a certe affermazioni resti con lo sguardo perso nel vuoto, cercando di trovare neuroni nei cervelli delle persone con cui cerchi di relazionarti. A questo punto sarà il mio sindacalista a parlare con loro e mettere una parola fine a tutta questa vergogna.
Per quanto riguarda la mia salute ho paura di trovare altri problemi, ma se questi mi aiutassero a tenere il mio rene ne sarei veramente felice. Sembra un paradosso, ma mesi di terapie cortisoniche in cambio di un rene, se permettete fa la sua bella differenza! Intanto cerco di volare basso, il Professore di Teramo dove sono stata inviata, direttamente dai miei medici, mi ha dato questa speranza.
Nel frattempo, visto che avevo bisogno di un pò di riposo da tutti questi problemi mi sono fatta togliere da Raniero la cisti che avevo in testa, quell'orribile corno che mi dava tanti fastidi.

lunedì 2 ottobre 2006

Cosette mie

"Devo dire che adesso ti capisco un pò di più. Adesso alcune cose le vedo diversamente".
Perchè dovevamo arrivare fino a questo punto? Perchè solo ora? Perchè solo vivendo certe spiacevoli situazioni sul proprio corpo si capisce veramente cosa prova una persona? Perchè si cambia solo ora il modo di vedere queste maledette cose.
Leggere queste parole ho sentito un morsa al cuore, ma soprattutto le mie domande senza una vera risposta mi hanno fatto piangere.

sabato 30 settembre 2006

Gli esami



In questi giorni sono presa dallo studio, esami, tesine e lavori di gruppo da preparare. Comincio a pensare seriamente di non essere in grado di superarli di tutti e di mollare prima di farmi venire un esaurimento nervoso. Ma poi mi siedo su quella sedia e con un vuoto nella testa aspetto la prima domanda... tanto non sò nulla... e che mi sta chiedendo... non lo so... bhé io ci provo... forse è questo.... forse è quest'altro... e comincio a parlare.... a volte va male, altre va bene. Finalmente ti alzi da quella sedia con il cuore più leggero, meno male è uno in meno!!! A volte i voti sono bassi altri alti, questa volta ho portato a casa un 28 e la gioia di aver finito gli esami del primo semetre, ne restano ancora altri tre di semestri da affrontare, ma già sto facendo il conto alla rovescia.

Il prossimo esame è psicologia e pedagogia e in merito a quest'ultima materia, in cui abbiamo studiato le mappe concettuali ho ricreato questo bellissimo schemino sullo studio. Spero che il mio professore legga questo post e sorrida di fronte a quanto scritto sopra.... forse ho capito cosa voleva dire durante le sue lezioni.... chissà se riuscirò a spigarlo anche in sede d'esame.... intanto incrocio le dita e spero!!!!!

sabato 23 settembre 2006

Sono stanca

Dopo questi giorni lavorativi post-ferie sono già stanca. Sono stanca di lavorare in queste condizioni, faccio un lavoro che non mi piace, in un posto che non mi piace e con molte persone che non mi piacciono. Sono stanca di venire e coprire tutte le persone che stanno a casa e che non hanno voglia di lavorare, che hanno figli e famiglia e che hanno orari privilegiati rispetto ai miei. Sono stanca di prendermi responsabilità che non mi spettano perchè chi viene pagato per questo non ne vuole sapere. Sono stanca di continuare a lavorare anche se mi spettano le ore per lo studio e gli esami, ma io purtroppo sono un'infermiere di serie B e non merito di avere dei turni di lavoro dignitosi. Sono stanca nel capire giorno dopo giorno che non ho speranze di tornare in sala operatoria e fare ciò che ho sempre desiderato.
Spero che i progetti che si stanno muovendo per me all'università diano buoni frutti, ma per prudenza non ne voglio parlare.

mercoledì 20 settembre 2006

Il posto di comando

C'è chi dice che i posti di comando siano la maggiore ambizione in ambito lavorativo, che poter organizzare e gestire un gruppo di lavoro ti fà sentire appagato e fiero....
In questi giorni, rientrata fresca fresca dalle ferie, mi sono trovata una bella fregatura che mi aspettava: su 2 + 1/2 caposala mi sono trovata a rivestire il ruolo di "coordinatrice" del blocco ambulatoriale. Dover dire che sono distrutta è dire veramente poco. Tante persone da gestire, tanti problemi da risolvere, tanta gente a cui dover dar retta. Adesso sono veramente a pezzi. Sono felice del fatto che sono riuscita a risolvere tanti problemi, i quali si trascinavano da mesi ed è bastata una telefonata, un chiarimento o al limite una discussione per risolverli in maniera definitiva. Ma lo sapete che vi dico: "NON ME NE FREGA NIENTE DI COMANDARE!!!" e lo urlo a pieni polmoni, voglio essere la semplice pedina e non la mano che la sposta, ci sono troppe responsabilità e troppe cose da gestire ed hai sempre la sensazione di aver tralasciato qualcosa. Spero che la prossima volta qualcun'altro sia il comandante, io non sono ambiziosa e non voglio apparire tale agli occhi di nessuno.

sabato 16 settembre 2006

Le vacanze son finite...


Le vacanze sono giunte al termine, ma sono felice di come sono andate, una settimana di completo relax al caro villaggio Sant'Andrea dello Ionio. Questa è solo una foto scattata dal fotografo ma presto arriveranno delle altre.
Purtroppo lunedì si ricomincia con il lavoro... sigh sigh!

sabato 2 settembre 2006

Sant'Andrea

Non riesco a capire perchè la mia vita è così legata a questo santo....

Lavoro in un'ospedale chiamato così...

E adesso andrò in vacanza in una località ed in un villaggio proprio con questo nome...

A volte le coincidenze sono veramente strane.... chissà se avrò un figlio lo chiamerò Andrea.... mah!

giovedì 24 agosto 2006

Incontro

E correndo mi incontrò lungo le scale, quasi nulla mi sembrò cambiato in lei,
la tristezza poi ci avvolse come miele per il tempo scivolato su noi due.
Il sole che calava già rosseggiava la città
già nostra e ora straniera e incredibile e fredda:
come un istante "deja vu", ombra della gioventù, ci circondava la nebbia...
Auto ferme ci guardavano in silenzio, vecchi muri proponevan nuovi eroi,
dieci anni da narrare l'uno all' altro, ma le frasi rimanevan dentro in noi:
"cosa fai ora? Ti ricordi? Eran belli i nostri tempi,
ti ho scritto è un anno, mi han detto che eri ancor via".
E poi la cena a casa sua, la mia nuova cortesia, stoviglie color nostalgia...
E le frasi, quasi fossimo due vecchi, rincorrevan solo il tempo dietro a noi,
per la prima volta vidi quegli specchi, capii i quadri, i soprammobili ed i suoi.
I nostri miti morti ormai, la scoperta di Hemingway,
il sentirsi nuovi, le cose sognate e ora viste:
la mia America e la sua diventate nella via la nostra città tanto triste...
Carte e vento volan via nella stazione, freddo e luci accesi forse per noi lì
ed infine, in breve, la sua situazione uguale quasi a tanti nostri films:
come in un libro scritto male, lui s' era ucciso per Natale,
ma il triste racconto sembrava assorbito dal buio:
povera amica che narravi dieci anni in poche frasi ed io i miei in un solo saluto...
E pensavo dondolato dal vagone "cara amica il tempo prende il tempo dà...
noi corriamo sempre in una direzione, ma qual sia e che senso abbia chi lo sa...
restano i sogni senza tempo, le impressioni di un momento,
le luci nel buio di case intraviste da un treno:
siamo qualcosa che non resta, frasi vuote nella testa e il cuore di simboli pieno..."

Francesco Guccini

mercoledì 23 agosto 2006

Sr. Maria Elisa

Questa è la nostra foto, il nostro incontro e la gioia di aver incontrato un'amica che credevo lontana. L'emozione è stata grande e sicuramente resterà nel mio cuore per tutta la vita. I miei occhi erano pieni di lacrime dalla gioia ed il tuo abbraccio è stato così.... non ci sono aggettivi che possano descriverlo. Ti voglio bene e sono davvero felice che tu sia così serena e felice.
Sei bellissima!

martedì 22 agosto 2006

L'incontro

Non avevo mai immaginato di passare un compleanno così particolare. La mattina sono stata al lavoro, e questa è stata la prima volta che mi è capitato, la maggior parte delle volte ero al mare in ferie! Poi quando il pomeriggio sono rientrata a casa ho avuto una piacevole sensazione. Non erano vuote quelle stanze, ma tutta la mia famiglia era lì, a farmi gli auguri ed a parlare con me, il telefono riesce davvero ad aiutare in questi casi. Poi sono uscita ho imboccato quella strada che non percorrevo ormai da diversi anni ed ho suonato il citofono, la sua voce candida mi ha salutato, è proprio la sua! Sono salita in ascensore e il bottone del piano 3 era consumato, in gran parte dalle nostre dita. Sono arrivata alla porta e mi hai accolta così bella e candida con il tuo vestito e il velo, proprio come una suora vera, ops! lo sei davvero.... non posso credere come sei cambiata, parlare con te è stato davvero emozionante. La tua serenità e quella gioia negli occhi mentre ragionavamo sulla vita e su tutte le sue scelte. La tua è una scelta importante ma sono felice che hai trovato la tua serenità interiore, sinceramente ti invidio un pò. Spero che i nostri incontri siano sempre così ricchi d'emozione, non ho resistito, ho pianto e il tuo abbraccio è stato così rassicurante. Sono convinta che questo lungo periodo di separazione si stato costruttivo per tutti ed è bellissimo rivedere amici che pensavi persi. Ti voglio bene.

lunedì 21 agosto 2006

Oggi è il mio compleanno!!!

E siamo a 28.... comincio a crescere.... per non dire a invecchiare.... diciamo che sono più matura... bhé alla fine ognuno la vede come vuole.
Io sono felice ad ogni compleanno perchè è il mio giorno speciale!
Sono felice di come è cominciato e di tutte le belle sorprese che ho ricevuto. Ieri sera ero triste per una cena a cui avevo rinunciato e come nelle migliori storie si è risolta nel miglior modo possibile. Alla fine sono venuti tutti, tranne chi era a casa con la dissenteria o erano fuori città. Sono davvero felice, ho passato la cena più bella della mia vita e questo grazie a degli amici eccezionali. In giro per Roma ad agosto per rimediare carne e viveri a sufficienza, aver svuotato il loro frigorifero e le riserva di alcolici, ma felice di avermi riempito il cuore di gioia. Sono felice che sia venuto il miglior cuoco di barbecue della città, con cui riesco a risolvere tutte le ire e i dispiaceri con un semplice abbraccio. Sono felice di una famiglia, sebbene a chilometri di distanza, era vicinissima. Ho ricevuto dei doni splendidi tutti pensati per me.
Non finirò mai di ringraziere tutti. Vi voglio bene, siete davvero speciali

domenica 20 agosto 2006

Domenica venti agosto 2006

Questa domenica è passata un pò così. Avevo tanti progetti per questa giornata, una bella gita, una buona compagnia ed una cenetta con i miei amici per festeggiare con un giorno in anticipo il mio compleanno. E invece la giornata è trascorsa in tutt'altro modo. La mattina a piangere con la mia famiglia che mi manca da morire e comincio a non sopportare più la mia situazione di solitudine in una città così grande come Roma. Tante buche per la mia cena, anche da persone che speravo tanto di incontrare. Messaggi cattivi ad una persona a cui voglio bene e che quasi sicuramente non farà parte dei commensali alla mia cena. Me ne dispiace ma a volte le persone ti feriscono, anche senza volerlo, ed io ho fin troppe ferite dentro. Il pomeriggio da Marco e Marzia a vedere una che stira e l'altro che ripara la doccia del bagno e Molly che zompettava qua e là. Sono stata serena con loro e non finirò mai di ringraziali abbastanza per essere mie amici. Quasi sicuramente la cena del mio compleanno sarà a base di barbecue sul loro terrazzo, un bel trio. Della serie meglio pochi ma buoni. Solo a pensare che un anno fa alla mia festa eravamo circa quaranta persone e oggi non c'è più nessuno

sabato 19 agosto 2006

Il lavoro

In questi giorni d'estate in cui il carico di lavoro è diverso dagli altri mesi dell'anno mi viene un pò da riflettere. Su questo argomento ho fatto un breve sondaggio tra le persone che conosco e ho tirato un pò le somme.
Vorrei cominciare con il mio punto di vista: io adoro il mio lavoro e sono felice di aver scelto questa professione, mi reputo in gamba e non credo che ci sia nessuno in grado di smentire questa mia affermazione. Ma purtroppo mi trovo a ricoprire un ruolo che non mi rappresenta, non mi sento per niente un'infermiera d'ambulatorio dove la cosa che ti professionalizza di più è prendere il peso e la pressione delle persone. Mi sento che posso dare molto di più sia dal punto di vista professionale che personale. Mi sento una strumentista di sala operatoria, pronta alle urgenze e ai rapporti con pazienti veramente malati e non con ipocondriaci che fanno controlli inutili e si lamentano delle attese. Odio alcuni dei miei colleghi di lavoro, frustrati dai loro compiti e competenze che solo per il puro gusto di rompere i coglioni alla gente dicono e fanno cose veramente indegne di ogni essere umano. Alla fine io lavoro le mie 6-7-8 ore e poi me ne vado, perchè la mia vita non è l'ospedale, ma tutto quello che è al di fuori. Vorrei entrare in quello spogliatoio con il cuore più leggero e non pensare che una volta dentro devi poi affrontare persone così stupide che creano malumore. Sono stufa di discussioni, chiarimenti e poi discussioni di nuovo, odio il rancore e l'invidia che hanno in tanti. Odio il dover rendere conto di ciò che faccio a tutti e soprattutto odio quelle persone che per il solo gusto di ferire dicono e fanno cose per me assolutamente inconcepibili. Odio questa mia condizione di precarietà in questo ambulatorio in cui sono costretta a comprire i buchi e assecondare le abitudini di altri, e vieni criticata per qualsiasi cosa fai o non fai. Vorrei poter avere i miei spazi come sono sempre riuscita a raggiungere, ma questa volta sto trovando davvero tante difficoltà. Odio chi ricorre ai sindacati predendendo di non fare cose che sono di loro competenza, e vogliono delegarla ad altri (considerati contrattualmente suoi superiori). Non mi pesano le mani a chiudere un secchio della spazzatura, l'ho sempre fatto, ho addirittura passato lo straccio per terra per venire incontro alle esigenze di tutti e in particolar modo dei pazienti. Ma non tutti capiscono che queste devono essere eccezzioni e che se in gruppo esistono figure professionali diverse è perchè ci sono cose diverse da fare. Io di certo non mi metto a fare il medico e di questo non me ne dispiace per niente. Sono onorata di essere un'infermiera e non faccio le carognate.
In sostanza ho notato che tutti si lamentano del proprio lavor, c'è chi si lamenta perchè lavora troppo e chi perchè lavora troppo poco; chi non si vuole più svegliare alle 5 di mattina e chi vorrebbe lavorare più ore; c'è chi si lamenta di guadagnare troppo poco e chi rinuncerebbe allo stipendio così alto per dedicarsi a famiglia o ad amici; chi vuole un contratto fisso e chi ce l'ha si sente troppo legato all'ambiete lavorativo; chi si lamenta perchè il lavoro è troppo lontano da casa e chi vorrebbe girare il mondo per il lavoro; chi odia tutte le responsabilità che ha e chi non riesce a firmare nulla a suo nome. Gira e rigira alla fine ci lamentiamo tutti.
Vorrei tornare indietro di 50 anni in cui lavorare i campi era il lavoro di tutti e si collaborava senza invidie e ipocrisie, si lavorava con il sorriso, nessuno aveva la forza per essere insoddisfatto e lamentarsi, perchè si rishiava di tornare a casa e trovare il piatto vuoto perchè non erano riusciti a guadagnare i soldi per il pane quotidiano.

venerdì 18 agosto 2006

Fai da te

Ogni volta che mia madre viene a casa mia siamo grandi architetti. Abbiamo fatto di nuovo un bel cambiamento per casa. Abbiamo nuovamente girato i mobili e modificato l'assetto geologico del mio appartemento. Tanto per cominciare ho tolto la vecchie scarpiera e l'ho sostituita con una più piccola e comoda. Ho comprato un piccolo mobiletto e l'ho dipinto con lo spray bianco e l'ho montata tutta da sola. Ho spostato il mobile del pc e la libreria. Guardavo tutta soddisfatta la mia casetta e se penso che mi è costata solo 40 euro mi rende ancora più felice. Mi diverto a cambiare e rendere sempre più mia la mia casa. Il guardare ogni volta un mobile o un quadro e dirmi l'ho fatto quasi tutto da sola e come mi pare e piace. Anche se non sempre i risultati sono eccellenti questo mi spinge ancora di più a migliorarmi e provare ad osare ancora di più!

martedì 15 agosto 2006

Ferragosto


Il ferragosto è arrivato e quest'anno niente mare. Mi è un pò mancato, il sole, l'ombrellone e i gavettoni sulla spiaggia. Ma quest'anno è diverso dal solito, dagli altri 27 che ho passato, mi sento così diversa. Avevo così voglia di starmene a casa, sul divano a riposarmi e fare quattro chiacchiere con la mia cara amica che mi è venuta a trovare e finalmente ho conosciuto il suo boyfriend. Sono diversa e me ne rendo conto, ma in finale mi sento più serena.

venerdì 11 agosto 2006

L'estate

L'estate è sempre stata la mia stagione prefita, il caldo, la calma e tanto sole. La voglia di vivere e di fare mille cose è sempre tantissima... peccato che Roma ad agosto è sempre completamente vuota!!! Aiuto!!!

lunedì 31 luglio 2006

Molly

Ho passato una settimana con Molly, la micetta di Marzia. Sono felice di essere stata in sua compagnia, ci troviamo molto bene insieme. Certo ha un carettirino e bel pò di vizietti. Ma con me ha rigato dritto! Abbiamo giocato davvero tanto, ho le mani completamente ricoperte di graffi e buchi a causa dei suoi dentini che stanno nascendo. Ha imparato a mordere altre cose oltre le mie dita e non gli ho fatto mangiare quelle scatolette costosissime che mi avevano portato. Ho notato che non le mangiava per fame, ma solo per gola e che poco dopo si seccava e non se le mangiava e alla fine della giornata sembrava puzzare di muffa! Così si è mangiata tante crocchette che gli fanno bene. La notte è piuttosto dispettosa e sono stata costretta a cacciarla, ma se facevi finta di dormire ti dava i bacetti. La mattina ti riempie di coccole e il risveglio è veramente piacevole.
Ma stasera Marco e Marzia vengono a riprenderla e so già che mi mancherà tantissimo. Spero che i suoi genitori vadano presto in vacanza così starò ancora un altro pò in sua compagnia!!!

mercoledì 26 luglio 2006

Dieci anni

Oggi sarebbero stati dieci anni che io e Fabio stavamo insieme e invece non ero con lui. Mi sono fatta un pò di domande e le risposte un pò mi hanno sorpreso. Ho 27, quasi 28 anni e 10 sono un terzo della mia vita; ho quasi tutti i miei ricordi con lui vicino. Ho quasi solo bei ricordi, nè liti, nè discussioni, niente. Solo un lungo anno di crisi. Mi manca la sua presenza e la nostra abitudine, lo stare insieme ed il parlarsi. Ma adesso non c'è più al mio fianco. Ho lottato tanto per cercare di impedire la nostra rottura, ma è stato impossibile. Mi ero inaridita e non riuscivo ad essere felice. Sono convinta di aver fatto la scelta giusta e non me ne pento. Adesso guardo la mia vita con occhi diversi e con prospettive molto differenti da prima. Sono più indipendente, anche se a volte più sola. Purtroppo certe cose sono inevitabili. E forse noi non eravamo destinati a stare insieme per tutta la vita come speravo.
Certe cose sono inevitabili e continuare a trasciarci era inutile.
Ora voliamo da soli e spero che nessuno dei due ricordi questi anni come persi.

martedì 25 luglio 2006

Anteprima


Piccola anteprima delle foto del matrimonio di Lucia.

lunedì 24 luglio 2006

Il matrimonio

In questi giorni di matrimoni ho fatto una lunga riflessione. Lucia e Giuseppe, innamorati discreti e inseparabili e Nello e Sonia, amici e colleghi a cui voglio molto bene.
Già hanno deciso di cambiare la loro vita, Lucia come Sonia legata alla sua famiglia e inseparabile dai propri fratelli e sorelle. Giuseppe che ha atteso per tanto la persona giusta e Nello che diceva che lui e la vita coniugale erano due cose troppo lontane. E invece hanno indossato i loro abiti ed hanno detto sì. Davanti ad un prete in una chiesa e a tutti noi; con la serenata, il vestito, il trucco e l'acconciatura, i fiori, le fedi, il riso, il banchetto, le danze e le bomboniere. Tutto, non hanno tralasciato nulla, rispetto nelle tradizioni. Adesso mi domando... e io? Che cosa voglio costruire? Fino a qualche mese fa sognavo tanto quel giorno, anche io il vestito, i fiori e tutto il resto. Volevo costruire la mia famiglia con una persona e adesso non è più al mio fianco. Adesso mi trovo in una condizione molto differente. Non lo voglio più, non voglio dire quel "sì". Voglio solo poter passare il tempo con le persone che stimo e amo e semmai viverci insieme, ma senza quegli anelli al dito. La famiglia è una cosa troppo importante e non mi sento ancora pronta a questo passo.

sabato 15 luglio 2006

Auguri



Auguri mia dolce sorella. Sei bellissima con questo vestito, il tuo sorriso ha cancellato le mie lacrime per l'emozione. Sono felice che il tuo sogno si è finalmente materializzato. Ti voglio bene e ti auguro ancora tanta felicità e al tuo maritino Giuseppe.

martedì 11 luglio 2006

Capelli

Non riesco a capire perchè ogni volta che decido di cambiare qualcosa finisce sempre che il primo passo lo faccio dal parrucchiere. Ho tagliato tutto, corti, ma non abbastanza, volevo tagliare di più, ma Gianluca, il mio parrucchiere, me lo ha vietato. Troppo corti non ti ci sai vedere, intanto comincia così. E via tutto tranne un pò di frangetta. Che liberazione! Via tutti quei capelli, che mi ricordavano vecchie e ormai finite speranze e desideri. Ogni volta che mi pettinavo o mi legavo i capelli pensavo al motivo per cui me li ero fatti crescere e mi si riempiva il cuore di malinconia. Così via tutto! Addio a false speranze che animavano il mio cuore.
Poi apro la mail e trovo una lettera inaspettata, Fabio mi ha chiesto se potevamo risentirci.... Proprio lui me lo chiede? Non ci credevo davvero. Così ho risposto con poche parole, sicuramente non potevano essere fraintese. Non so come comportarmi e come evitare altre incomprensioni, ho sempre odiato le sue prese di posizioni ma a malincuore l'ho rispettate, deve essere lui a chiamarmi di nuovo e forse lo sta capendo. E di questo sono felice.

lunedì 10 luglio 2006

I mondiali

Oggi non mi va di fare un post sui mondiali, su quanto sono forti e bravi e belli i nostri calciatori. Sinceramente non me ne frega niente. Non mi ha mai entusiasmato questo mondo, anzi lo schifo, non trovo giusto che per uno sport, uno sportivo e una squadra ci sia un tale giro di soldi. Per cui ho visto le partite in modo freddo e distaccato. Ma ho voglia di parlare di come sia un evento sociale, in cui si incontra e si conosce tanta gente. Giuliano mi ha praticamente costretto a vederle, prima a casa sua a mangiare pizza congelata. Poi ieri sera siamo andati a casa di un amico di un'amica di Giuliano, mio amico.... che casino.... ero un pò preoccupata, visto la mia incapacità di relazionarmi con persone che non conosco. Questa volta al contrario, mi sono trovata subito a mio agio, ridento e scherzando con tutti. Sembrava che li conoscevo da una vita e come al solito è finita a prendermi in giro.... sono sempre la solita! L'unico neo è stato un ragazzo con cui ho preso subito confidenza, peccato che ad un certo punto la situazione è degenerata e mi sono trovata in difficoltà in un paio di occasioni. Continuo a non capire perchè meno mi interesso agli altri più loro si interessano a me. Sono un vero disastro... :-)

sabato 1 luglio 2006

Addio


Ancora ricordo la tua accoglienza in questo ospedale, ero sperduta e non sapevo che fare e tu mi hai guidato.
Ancora ricordo quando ricoverata in isolamento ti sei tolto la mascherina di protezione per baciarmi, "Silviè, che ci fai qui dentro?" furono le tue parole.
Ancora ricordo quando spaventata mi hai accompagnata in sala operatoria per il mio secondo intervento, e quando al risveglio ti ho trovato accanto che cercavi di ripararmi da quel freddo che avevo dentro.
Ancora ricordo quando seduti su quella panchina abbiamo parlato e mi hai detto "Passerà, dopo un brutto periodo c'è sempre la luce".
Ancora ricordo quando passavi davanti al mio ambulatorio e ogni volta mi salutavi con un abbraccio ed un bacio.
Ancora ricordo due giorni fa quando ti ho incontrato davanti all'entrata e mi hai augurato tante belle cose ed io ti ho ringraziato, per tutto quello che mi hai dato e per il supporto in questo periodo così triste.
Sono felice di averlo fatto, perchè adesso non ci sei più e non avrei più potuto dirtelo, te ne sei andato, la tua vita è finita da solo e inspiegabilmente, ma sono riuscita a dirtelo.
Ciao pierpa e mitttico!

venerdì 23 giugno 2006

Non passa

Inutile, non va, non riesce ad andare bene un bel niente. Sono stanca, sempre di più e non riesco a trattenere le lacrime. Piango, piango e piango. Il mio controllo dopo un mese di sospensione dalla terapia è andato malissimo, la malattia che mi segnato il polmone e l'ultimo anno della mia vita non è ancora finita, continua a rimanere dentro di me e per quanto cerco di sforzarmi non se ne vuole andare. I medici hanno detto che forse dovrò ricominciare la terapia di nuovo. Non posso nemmeno immaginarlo. Avevo così creduto alla fine di questo incubo che adesso è tornato a perseguitarmi. Non riesco a tirarmi su il morale e non credo di avere più la forza per combatterla. Sono debole, lo so, ma le energie e la volontà mi hanno abbandonato.

sabato 17 giugno 2006

Piccionicini

Questa mattina sono uscita sul terrrazzo e dentro un vaso ho trovato questi splendidi piccioncini, sono nati da poco, sono così indifesi ed è bello vedere la loro mamma piena di premure. Ho deciso di adottarli e gli ho lasciato un pò di cibo, spero che apprezzino. Che bella questa stagione, tutto rinasce.

venerdì 16 giugno 2006

Triste

In questi giorni, e cominciano ad essere troppi, continua questa situazione di tristezza. Tutta la situazione e gli ultimi eventi della mia vita mi stanno scoraggiando. Sono stufa di tutti questi problemi, vorrei essere più tranquilla e vivere le giornate serenamente e invece non mi è possibile. Al lavoro ogni giorno ci sono problemi, tutti a discutere su compiti, competenze e turni di lavoro, vorrei solamente entrare, far passare le mie sei ore ed andarmene, invece c'è sempre qualcuno a rompere e a polemizzare. Gli amici non riesco a vederli quasi per niente a causa di tanti problemi logistici e solo qualche telefonata mi aiuta a tirare avanti. L'università, lasciamola perdere, oltre i casini per le lezioni ci sono pure i compiti da fare a casa; sembra di essere tornata al liceo, ma non doveva essere una laurea specialistica o sbaglio? Si stanno impegnando a demotivarci tutti. Siamo davvero una classe fastidiosa, stiamo per togliere posto ai medici, per prenderci gli spazzi che ci meritiamo e la cosa non sta bene a tutti.... che schifo....

lunedì 12 giugno 2006

La festa

Sono andata alla festa della mia migliore amica. Dovrei essere felice nel sapere che è stata contenta di vedermi e di aver passato una splendida serata in compagnia dei suoi amici. Ma non lo sono. I motivi sono tanti, ma non voglio ferire nessuno, perchè l'unica ad essere ferita sono io. Sapevo chi avrei incontrato e già avevo immaginato il nostro incontro dopo tanti mesi, ma vedere il ghiaccio nei suoi occhi mi ha disintegrato il cuore. Non sono riuscita a muovermi per tutta la sera, lo dimostrano le numerose foto in cui non sono mai presente. Ho passato tutto il tempo a cercare di evitarlo, sapevo che non voleva vedermi al punto di rinunciare alla festa della sua migliore amica, e per non rovinare tutto ho cercato di essere il più trasparente possibile. Ho bevuto diversi bicchieri di vino, con il cervello spento si sta molto meglio. Gli avrei tanto voluto parlare, ma quel ghiaccio era veramente troppo duro e sapevo già come avrebbe reagito anche alla sola domanda "Come stai?", quindi l'ho evitato, ma ho notato con dispiacere che nemmeno lui me l'ha chiesto. Solo alla fine quando sono andata via scortata da Maria Rosaria e Carmine ubriaca al punto che non riuscivo a reggermi in piedi, l'ho salutato con un "Stammi bene" e me ne sono andata via. Per tutto il giorno successivo ho ricevuto telefonate per sapere perchè non gli ho parlato, ma rispondo a tutti con una semplice domanda: chi è stato a dirmi di stare alla larga?

sabato 10 giugno 2006

Riflessioni

In questi giorni sto passando molto tempo a riflettere, a cercare di capire me stessa e coloro che mi sono intorno, cossa voglio e soprattutto chi voglio vicino a me. Ieri ho fatto una lunga chiacchierata con M.Rosaria e sono arrivata ad una serie di conclusioni. In primis che sto passando un bel periodo della mia vita e che devo smetterla di lamentarmi e di vedere tutto nero. Non mi manca niente e piano piano le cose si stanno risolvendo, anche quelle di salute. Al lavoro va così e così, non riesco ancora a trovare una mia identità in quel maledetto ambulatorio, forse mi toglieranno alcune limitazioni e forse (e dico forse) qualcosa potrebbe cambiare. All'università i casini sono sempre tanti, la professoressa che cambia gli orari in continuazione e è sempre più difficile riuscira a seguirle; ma il desiderio di apprendere e crescere professionalmente è sempre alto. La mia famiglia è semplicemente splendida, ho due genitori che vivono per me e due sorelle magnifiche che mi adorano e anch'io gli voglio un bene tale che è davvero difficile riuscire a descrivere. Gli amici, quelli che sono rimasti, sono davvero pochi, ma sono i migliori che potevo desiderare. Certe situazioni ti fanno capire quanti e quali sono e soprattutto cosa hai fatto bene a perdere. Riuscire a superare quella frase è ancora molto doloroso ..... stai alla larga.... stai alla larga ..... stai alla larga.... mai avrei immaginato che tre parole potevano far così male. Però l'ho fatto e mi sono creata una nuova vita, la vita di una Silvia che ha deciso di vivere tutte le sue emozioni e le sue passioni. Ma sta sera mi aspetta una dura prova, tutti i fantasmi del passato torneranno e non voglio sporcare questo periodo con loro. Ma sono situazioni inevitabili. Io ho ritovato una mia serenità, da sola e senza nessun tipo di forzatura, e le persone che mi hanno allontanato, per il solo gusto di farmi soffrire lo capiranno. Silvia sta superando tutte le difficoltà e come si può bene vedere adesso, lentamente, sta tornando la luce nella sua vita.

giovedì 8 giugno 2006

Lentamente muore

Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia marca, il colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita la passione, chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza per inseguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati.
Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.
Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.
Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità.
Pablo Neruda

mercoledì 7 giugno 2006

Auguri amichina



Farti semplicemente gli auguri è veramente poco. Sei stata la persona a me più vicina in quest'ultimo periodo e non riuscirò mai di ringraziarti. Sei la mia più cara amica. Ti voglio bene

venerdì 2 giugno 2006

A volte

A volte ti guardi allo specchio e ti guardi fissa negli occhi e ti domandi che cosa stai facendo della tua vita e dove stai andando e non trovi le risposte. Continui a fissarti e vedi il vuoto nei tuoi occhi, non riesci a ricordare che cosa significa la serenità e la voglia di star bene con te stesso e gli altri e ti accorgi che gli occhi sono rossi e pieni di lacrime e non riesci a spiegartelo. Piangi di fronte a quello specchio e continui a fissare il vuoto dentro di te. Mi sto inaridendo e non riesco a smetterla. La vita mi ha messo di fronte a troppe prove e non sono più in grado di superarle.

mercoledì 31 maggio 2006

Rubrica

In attesa di fare l'ecografia stavo giocando con il telefonino e sfogliando tutti i numeri mi sono accorta che di quelli ne facevo solamente una decina, così mi sono messa a cancellarne un pò. Avevo talmente tanti numeri, mentre li cancellavo pensavo a quelle persone e alla lora influenza sulla mia vita. Tanti sono solo schegge, entrate ed uscite molto rapidamente, altri era importanti, ma si sono allontanati per vari motivi, fine della scuola o università oppure perchè ho cambiato lavoro. Ma altri mi hanno fatto davvero male leggerli, gente che ti ha detto di "stare lontana dalla loro vita". Perchè continuare a tenere il suo numero? A dire la verità è stato un numero che ho tenuto, non perchè lo chiamerò, ma per riconoscerlo e non rispondergli qualora provasse a chiamarmi. Così sono entrata sorridendo a fare l'eco, che pare strano a dirsi ma è andata bene!!! Forse da qui ripartiranno la mia nuova vita.....

lunedì 29 maggio 2006

Feste

Sono stata invitata ad una festa di compleanno. Non sapevo se andarci, non conoscevo nessuno se non un solo invitato. Alla fine ho pensato che non c'era niente di male e che mi poteva far solamente bene, soprattutto uscire, vedere nuove persone e passare una serata diversa da tutte le altre. Arrivo in questo locale romano molto di tendenza, c'era la fila per entrare, già volevo tornare indietro. Ma dato il nome del festeggiato, siamo entrati senza problemi. Una volta dentro ho capito che non era posto per me, che mi sentivo come un pesce fuor d'acqua e tutte quelle persone non avevano niente a che fare con me. Cerco di non essere presa dai pregiudizi, ma le ragazze erano tutte molto fredde e si curavano solo dei capelli o dei vestiti di marche importanti. I ragazzi invece presi dai loro cellulari e a parlare delle loro macchine costosissime. Sarei voluta morire. Bevo rapidamente il drink pieno di ghiaccio. Non riuscivo a respirare. Poi viene un tipo e si presenta, noi ci siamo già conosciuti, mi dice, io lo guardo in maniera fredda e sorridendo gli rispondo "Non credo proprio!" Ho preso il braccio di Raniero e gli ho detto che non sarei rimasta un minuto di più in quel posto, a costo di prendere un taxi. Lui sorride e mi dice, andiamo a fumare, e invece di tirar fuori le sigarette prende le chiavi della macchina. Grazie, non avrei resistito un minuto di più e a quanto pare eravamo in due!!!

sabato 27 maggio 2006

Il vermetto nel piatto

Ieri sera sono andata a cena da mia Zia, contenta di fare una gran bella mangiata. Arrivo presto, avevo pranzato poco, così posso mangiare di più a cena. La mia cara zia mi elenca le varie pietanze preparate, che già io e Milena stavamo pregustando in attesa di Francesco. Zia insisteva che voleva cuocere anche la carne e noi cercavamo di farle capire che aveva cucina per un intero regimento di soldati e che non c'era bisogno di preparare altro. Ci sediamo, come sempre la tavola molto curata. Arriva una pasta all'amatricina che non ricordavo davvero il tempo che non ne mangiavo una così buona. Tutta contenta comincia la mia bella cenetta. Poi arriva una bella composizione con pomodorini, mozzarelline e carciofi sott'olio.... che buoni i carciofi, mi piacciono così tanto. Ne prendo uno lo taglio a metà e fagocito la prima metà in un attimo, mentre masticavo sentivo una strana sensazione in bocca ma mando giù il mio boccone, guardo nel piatto il mio carciofo, lo giro e trovo una bella metà di un verme dentro il carciofino..... ops... e l'altra metà dov'è??? I conti son stati presto fatti... me lo ero appena mangiato.... non sapevo che fare.... calma e sangue freddo.... voglio vedere a chi resterebbe se si accorgesse di aver mangiato metà di un verme grande come il tuo dito mignolo. Ho cercto di fare la vaga ma la mia faccia è stata subito notata dagli altri commensali. Se mia zia si poteva suicidare lo avrebbe fatto piuttosto di affrontare una tale vergogna. Così l'ho presa a ridere, "Visto, zia, che volevi fare la carne! Non c'è davvero più bisogno! Io me la sono già mangiata!!!" Così la serata è finita ridendo su questo maledetto verme, anche se nessuno di noi ha più mangiato... Tornando a casa ho cominciato ad aver una strana sensazione addominale. Mi sono detta che sicuramente era tutta una mia impressione. Ma la sensazione aumenta fino a diventare dolore e comincio a sudare freddo. Corro a casa e comincia la tragedia vomito e diarrea in continuazione. Non sapevo più che fare, un dolore e una sensazione di malessere addosso indescrivibile. Chiamo il mio medico preferito che serenamente mi dice, non è niente, è solo una intossicazione alimentare..... vorrei morire, anche questa mi sono dovuta prendere. Così la mia nottata è passata in bagno e con una tazza di camomilla in mano. Ora al lavoro sto faticando molto a tenermi sveglia, per fortuna il lavoro di sabato è molto ridotto. Non riesco a mangiare, ho ancora diarrea e nausea, mi sento debole, insomma mi sento peggio del mio vermetto nel piatto.......

venerdì 26 maggio 2006

Pazzia

Pazzia, da pazzo, deriva dal latino "patiens": 'paziente', in senso medico. I Romani designavano il concetto di pazzia prevalentemente con tre termini: "dementia", "insania", "stultitia". Il segno della follia è il sintomo di una duplicità, di una contraddizione, di una inquietudine morale che scompiglia il tradizionale assetto pazzia-saviezza.
La follia diviene portatrice di una forza conoscitiva straordinaria che rivela come la vera mancanza di senno sia da cercare piuttosto tra i cosiddetti "savi", dotati di certezze incrollabili e di punti di vista unilaterali, che non presso i "pazzi", in grado di assecondare in modo più veritiero la propria coscienza e le proprie pulsioni. La follia è segno di conoscenza e di consapevolezza razionale, condannando la demenza del mondo che, spinto dall'avidità, rincorre falsi valori e tesse le lodi di quella superiore "follia" che spinge il cristiano a fare della fede esercizio di vita. «E quale è di pazzia segno più espresso/ che, per altri voler, perder se stesso?» ... «Vari gli effetti son, ma la pazzia/ è tutt'una però, che li fa uscire».(Ariosto) Orlando pazzo fa "incredibili prove", è fuori di senno: alle radici della sua "insania" vi è il desiderio amoroso per Angelica. L'impazzimento del paladino arriva quando Orlando giunge nei luoghi che hanno ospitato l'amore tra Angelica e Medoro. E' quindi un'"insania" scaturita da gelosia, una demenza d'amore.
«Pazzia è disorganicità, disarmonia, discordia». Il segno della pazzia è «del tutto contestualizzato, obbedisce cioè ai contingenti termini assiologici della costellazione di significati in cui viene, volta volta, a dislocarsi…».
Il pazzo è il "gentiluomo" che si abbandona all'eccesso, che trasgredisce le leggi del convenevole. Ballare per strada la moresca o confortare una madre che ha perso il figlio con arguzie e motti piacevoli è sconveniente e inopportuno. Il comportamento non consono alle circostanze è irrazionale e incrina il sistema della sprezzatura che regola l'agire del gentiluomo.
Il pazzo è colui che compie azioni rischiose, dove sono più sicure la perdita e la sconfitta che non il guadagno e il successo. La pazzia è segnata dall'infrazione alla regola aurea della discrezione e della prudenza. La pazzia è concepita o come la fase finale della malinconia (intesa come malattia) o, in senso metaforico, in quanto perdita del buon uso della ragione, come nel caso del marito che sgrida senza motivo la moglie o di chi non sa fare un uso responsabile delle ricchezze. «…non è altro l'esser pazzo, secondo il nostro modo di parlare, che far le cose senza decoro, e fuor del commune uso de gl'uomini. Onde reputandosi saviezza nella Città ad un uomo di età matura trattare de reggimenti della famiglia, e della Repubblica, Pazzia si dirà ragionevolmente alienarsi da queste attioni, per essercitare giuochi puerili, e di nessun momento…» .

giovedì 25 maggio 2006

Cirque du Soleil

Descrivere le emozioni che ho provato su quella poltrona mi è davvero difficile. L'aria da fiaba e la spettacolarità è stata sempre presente. Vedere tanti artisti con dei costumi bellissimi ed un trucco perfetto, con le loro acrobazie, pieni di abilità e fantasia. Il non sapere dove guardare, rimanere a bocca aperta e sentirti gli occhi pieni di magia, uscire con le mani spellate da quanto hanno battutto una con l'altra ed uscire con la sensazione di averle battute troppo poco per quello che ti hanno dato quegli artisti.

Stare seduta con te vicino mi lascia ancora una stana sensazione, sembra quasi impossibile che eri lì solo per farmi contenta. Sono felice che ti sia divertito quanto me, e sono ancora più felice di aver vissuto questa serata con te, conclusasi con una cena al McDonald del raccordo a mangiare schifezze!

mercoledì 24 maggio 2006

Sempre così buio


Vedo sempre più buio. Ieri con mio padre, dentro quell'ospedale con la valigia piena di analisi e lastre in cerca di risposte. Sono partita con il cuore piuttosto sfiduciato, sicura che non avrei avuto nessun tipo di risposte se non quelle che già sapevo. Invece sono uscita in lacrime, dovrò affrontare un nuovo ricovero e dovrò fare un altro esame molto invasiva. Ho cercato di evitarla, ma ormai sembra indispensabile. Continuo a preoccuparmi, cerco di stare serena, ma non è facile, ancora mi vogliono studiare. Comincio a pensare che la mia vita rimarrà sempre così oscurata e la luce verso la felicità sempre più lontana.

martedì 16 maggio 2006

La festa dei ceri




Anche quest'anno sono finiti. Sempre volecemente, una giornata che ogni Eugubino aspetta tutto l'anno, vive intensamente e poi arrivi alla sera stremato e con il cuore ancora pieno d'emozioni.

La corsa è stata bellissima, peccato i piccoli "incidenti" di San Giorgio, ma la commozione è stata superiore a tutti gli altri anni. Durante l'alzata, la mostra e tutta la corsa, le lacrime mi bagnavano gli occhi; grazie per le splendide emozioni che mi sapete dare!

venerdì 12 maggio 2006

Annunciazione Annunciazione

Finalmente dopo più di un anno posso dire che una cosa mi è andata bene. Ho ritirato la TAC al polmone e sono entrata di corsa in quel piccolo ambulatorio. C'era la mia dottoressa che mi guardava con occhi sorridenti (sapeva già tutto) e mi ha detto "E' passato un anno e la lesione si è cicatrizzata, puoi sospendere la terapia!" Un misto di gioia stupore, odio per la mia malattia e tanti altri sentimenti mi ha invaso la mente e il cuore. Ho preso a baci la dottoressa e la specializzanda che non mi ha mai lasciato in tutto quest'anno e sono uscita di corsa. E' finita. Finalmente è finita. Mi ci sono voluti un paio di giorni per capire che era vero e che non era un sogno. Sono felice. C'è chi dice che dopo un periodo nero venga un periodo di luce. Forse sta cominciando ad arrivare.

domenica 7 maggio 2006

Odio i weekend

Li odio, perchè significa che devi per forza fare qualcosa e spesso noi riesci a combinare un tubo di tutti i progetti che ti eri fatta. Ieri un sabato pomeriggio in assoluta sintonia con Betta, in giro per Ikea a comprare cazzate. Sono stata brava, al bazar ho tirato dritta e sono andata direttamente al magazzino dove ho comprato la sedia per il mio nuovo ufficio e il primo pezzo (sbagliato!) del salotto che sto per cambiare, non c'è male, vero??? la scena del parcheggio e delle mie dita stritolate sono ben descritte sul blog di betta .... tralasciamo i commenti.... La serata è finita a casa davanti i miei bei mobili.... Oggi è domenica e con un tempo splendido, sono tutti fuori e molto impegnati. Avevamo una partita di golf in sospeso..... niente è saltata anche quella .... film da noleggiare... alla fine ho deciso di passare il tempo a leggere su una panchina al sole.
La domenica è finita, un pò inutile e se ne va senza lasciare bei ricordi, non è stata diverso dagli altri giorni. Però so che è stato un altro giorno che ho vissuto in serenità. Adesso mi aspetta una settimana impegnata, poi tanti giorni di ferie a casa!!

sabato 6 maggio 2006

Karma Chameleon

Desert loving in your eyes all the way.
If I listen to your lies would you say
I'm a man without conviction,
I'm a man who doesn't know how to sell a contradiction.
You come and go, you come and go.
Karma karma karma karma karma chameleon,
you come and go, you come and go.
Loving would be easy if your colours were like my dream,
red gold and green, red gold and green.
Don't hear your wicked words every day
and you used to be so sweet,
I heard you say that my love was an addiction.
When we cling our love is strong.
When you go you're gone forever.
You string along, you string along.
Karma karma karma karma karma chameleon,
you come and go, you come and go.
Loving would be easy if your colours were like my dream,
red gold and green, red gold and green.
Every day is like survival,
you're my lover, not my rival.
Every day is like survival,
you're my lover, not my rival.
I'm a man without conviction,
I'm a man who doesn't know
how to sell a contradiction.
You come and go, you come and go.
Karma karma karma karma karma chameleon,
you come and go, you come and go.
Loving would be easy if your colours were like my dream,
red gold and green, red gold and green.
Karma karma karma karma karma chameleon,
you come and go, you come and go.
Loving would be easy if your colours were like my dream,
red gold and green, red gold and green.
Karma karma karma karma karma chameleon,
you come and go, you come and go.
Loving would be easy if your colours were like my dream,
red gold and green, red gold and green.
Culture Club, 1984
Questa mattina ancora insonnolita e cercando di arrivare in ospedale ho sentito questa canzone alla radio e mi ha dato una bella carica e sono arrivata bella allegra.
Poi hanno cominciato tutti a discutere e mentre litigavamo su "enormi" questioni lavorative io nella testa avevo il ritornello e con un sorriso beffardo mi sono isolata da tutto in attesa del ritorno della tranquillità. Finalmente la pace è stata ritrovata nel momento in cui ognuno di noi è entrato nella propria stanza. Sono le 9:30 e io in pratica ho già finito di lavorare... come farò ad arrivare fino alle 13:30??? E poi dicono che va tutto male.... mi sento così inutile.

mercoledì 3 maggio 2006

La vera donna di casa


In questi giorni mi sono dedicata tantissimo alla casa. Tutto è iniziato con l'arrivo del mio nuovo armadio sul corridoio di casa. Ne ho approfittato per ripulire la stanza da cui ho tolto quello vecchio e non mi sono più fermata! Ho una casa perfetta, mi dispiace pure sporcarla di nuovo e vado in giro con la pezzetta al seguito e appena esco da una stanza passo l'aspirapolvere. Mi sto divertendo molto, è bello dedicarsi al luogo in cui uno vive. Ma soprattutto tornare a casa e sentirla profumare di ordine e pulito, mi fa sentire più matura e responsabile, addio piatti dimenticati nei lavandini e montagne di panni da lavare e stirare, adesso sono una vera donnina di casa pronta per dedicarci più tempo possibile!

lunedì 1 maggio 2006

Un anno



Un anno fa ero ancora in isolamento. Mi fa male ogni volta che ci penso. Adesso mi guardo indietro e la mia vita in un anno è cambiata radicalmente. Faccio la conta di tutto quello che è cambiato e ne resto sempre più impressionata. Dentro quella stanza la Silvia che è entrata non è la stessa che poi è uscita. E i conti li sto ancora pagando. Avevo tante persone che mi chiamavano, mi venivano a trovare, si preoccupavano per me, ed ora ne sono rimaste solo cinque. Gli altri li ho persi tutti e temo che sicuramente ciò è avvenuto per colpa mia. Ma non ho volgia di accusarmi di altre cose, già sto abbastanza di merda con me stessa, per cui chi mi ha detto di "stare alla larga" verrà accontentato e tanti saluti. Nel frattempo mi dedico alla mia famiglia e giro con mio padre e tutta la sua combriccola delle Vespe storiche in giro per i litorali romani. Sperando di far finire prima possibile questo lungo periodo di buio.

mercoledì 26 aprile 2006

Al telefono

In questo momento di tristezza assoluta sentire le persone che ti stanno vicine è molto importante. Mi sento stremata e senza più energia per combattere questo corpo che non mi vuole bene. Di tanti amici, me ne sono rimasti pochi, si contano in una mano, gli altri spariti e in fondo nemmeno mi mancano. Ma quelli che sono rimasti sono quelli davvero importanti. Dopo aver letto quelle cose è stato inevitabile far squillare quel telefono verso una di quelle amiche che non ti abbandonano mai. Grazie Chicca.... (la capocciata in testa me la dai quando ci vediamo di persona, eh!)

domenica 23 aprile 2006

Lacrime....

sabato 22 aprile 2006

Ancora...

Alla fine non ho resistito, sono andata a ritirarla. Ho paura. Comincio a cedere e tutta la mia forza sta finendo.
Grazie amica mia.

giovedì 20 aprile 2006

E' pronta

La TAC è pronta... ancora non so i risultati, sto mandando le spie in cerca di qualche anticipazione, ho un sacco di paura..... Speriamo bene...

mercoledì 19 aprile 2006

Continua

... perchè sappiamo che una nuova vita da qui è partita e mai più si fermerà....

martedì 18 aprile 2006

Ricominciamo

Le ombre si distendono, scende ormai la sera e s'allontanano dietro i monti i riflessi di un giorno che non finirà, di un giorno che ora tornerà sempre.....

lunedì 17 aprile 2006

Nuova vita, Nuovo blog

Ho deciso di chiudere il blog precedente a causa di un Anonimo che si è intromesso nella mia vita senza nessun motivo. Per cui chiudo la porta e arrivederci. Ma non ho intenzione di dargliela vinta e ho deciso di ricominicare da zero.