sabato 27 maggio 2006

Il vermetto nel piatto

Ieri sera sono andata a cena da mia Zia, contenta di fare una gran bella mangiata. Arrivo presto, avevo pranzato poco, così posso mangiare di più a cena. La mia cara zia mi elenca le varie pietanze preparate, che già io e Milena stavamo pregustando in attesa di Francesco. Zia insisteva che voleva cuocere anche la carne e noi cercavamo di farle capire che aveva cucina per un intero regimento di soldati e che non c'era bisogno di preparare altro. Ci sediamo, come sempre la tavola molto curata. Arriva una pasta all'amatricina che non ricordavo davvero il tempo che non ne mangiavo una così buona. Tutta contenta comincia la mia bella cenetta. Poi arriva una bella composizione con pomodorini, mozzarelline e carciofi sott'olio.... che buoni i carciofi, mi piacciono così tanto. Ne prendo uno lo taglio a metà e fagocito la prima metà in un attimo, mentre masticavo sentivo una strana sensazione in bocca ma mando giù il mio boccone, guardo nel piatto il mio carciofo, lo giro e trovo una bella metà di un verme dentro il carciofino..... ops... e l'altra metà dov'è??? I conti son stati presto fatti... me lo ero appena mangiato.... non sapevo che fare.... calma e sangue freddo.... voglio vedere a chi resterebbe se si accorgesse di aver mangiato metà di un verme grande come il tuo dito mignolo. Ho cercto di fare la vaga ma la mia faccia è stata subito notata dagli altri commensali. Se mia zia si poteva suicidare lo avrebbe fatto piuttosto di affrontare una tale vergogna. Così l'ho presa a ridere, "Visto, zia, che volevi fare la carne! Non c'è davvero più bisogno! Io me la sono già mangiata!!!" Così la serata è finita ridendo su questo maledetto verme, anche se nessuno di noi ha più mangiato... Tornando a casa ho cominciato ad aver una strana sensazione addominale. Mi sono detta che sicuramente era tutta una mia impressione. Ma la sensazione aumenta fino a diventare dolore e comincio a sudare freddo. Corro a casa e comincia la tragedia vomito e diarrea in continuazione. Non sapevo più che fare, un dolore e una sensazione di malessere addosso indescrivibile. Chiamo il mio medico preferito che serenamente mi dice, non è niente, è solo una intossicazione alimentare..... vorrei morire, anche questa mi sono dovuta prendere. Così la mia nottata è passata in bagno e con una tazza di camomilla in mano. Ora al lavoro sto faticando molto a tenermi sveglia, per fortuna il lavoro di sabato è molto ridotto. Non riesco a mangiare, ho ancora diarrea e nausea, mi sento debole, insomma mi sento peggio del mio vermetto nel piatto.......

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