In questi giorni di matrimoni ho fatto una lunga riflessione. Lucia e Giuseppe, innamorati discreti e inseparabili e Nello e Sonia, amici e colleghi a cui voglio molto bene.
Già hanno deciso di cambiare la loro vita, Lucia come Sonia legata alla sua famiglia e inseparabile dai propri fratelli e sorelle. Giuseppe che ha atteso per tanto la persona giusta e Nello che diceva che lui e la vita coniugale erano due cose troppo lontane. E invece hanno indossato i loro abiti ed hanno detto sì. Davanti ad un prete in una chiesa e a tutti noi; con la serenata, il vestito, il trucco e l'acconciatura, i fiori, le fedi, il riso, il banchetto, le danze e le bomboniere. Tutto, non hanno tralasciato nulla, rispetto nelle tradizioni. Adesso mi domando... e io? Che cosa voglio costruire? Fino a qualche mese fa sognavo tanto quel giorno, anche io il vestito, i fiori e tutto il resto. Volevo costruire la mia famiglia con una persona e adesso non è più al mio fianco. Adesso mi trovo in una condizione molto differente. Non lo voglio più, non voglio dire quel "sì". Voglio solo poter passare il tempo con le persone che stimo e amo e semmai viverci insieme, ma senza quegli anelli al dito. La famiglia è una cosa troppo importante e non mi sento ancora pronta a questo passo.
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