martedì 29 luglio 2008

La pausa pranzo

Ieri sera stavo analizzando come ormai nel mio quotidiano e in una larga percentuale di persone della mia età siano costrette a consumare il pranzo nelle mense.
Spesso le mense non sono proprio templi della nouvelle cuisine, a cominciare dall'odore che ti avvolge appena prima di entrare. Poi una volta dentro leggi rapidamente la breve lista di alimenti a tua disposizione e cominci a depennare ciò che devi evitare per salvarti da una intossicazione alimentare.
Tanto per iniziare con il primo non prendere mai la pasta con il ragù, non si sa mai da dove proviene la carne così come la paella di non ben precisata origine, visto il suo aspetto; mentre sui minestroni vado abbastanza tranquilla.
Non prendo mai le verdure crude o quelle che ti fanno passare per cotte ma che nel piatto sono ancora a cubetti, cedo però di fronte a pomodori e mais.
Assolutamente fuori da ogni ragione avvicinarsi alla carne cruda o alle uova, la mozzarella solo se è ancora nella confezione e puoi controllare personalmente la scadenza.
Passando ai dolci, meglio evitarli completamente, sia per un discorso di linea che di salute, in particolare se parliamo di tiramisù o delle famose "torte della nonna", che con quelle della mia hanno ben poco in comune.
La frutta, adesso in estate è l'alimento più goloso, ma di sicuro non meno pericoloso, soprattutto se parliamo di macedonie o altri intrugli di frutta, meglio poterli lavare e sbucciare da soli.

Ma una raccomandazione su tutte: Non mangiate mai il pesce fritto!!!!

Seguendo questi consigli ti viene voglia di saltare il pasto e rinunciare alla pausa pranzo.
Ma per me è un momento di convivialità con i miei colleghi. Non abbiamo modo di rivolgerci la parola per tutto il giorno e solo in quella mezz'ora posso parlare un pò con loro. E' un luogo di incontro e il gossip tra quei tavoli supera di gran lunga qualsiasi giornale scandalistico!

Ha ragione chi mi dice che c'è uno "Spirito poco pratico-realista (e assolutamente non romantico) nell' affrontare i menù delle mense aziendali", ma come posso riniciare a V. che mi racconta le sue inverosimili storie d'amore davanti ad un "non determinabile" spezzatino?

2 commenti:

JadTheMad ha detto...

Anche tu... non potevi scrivere il post PRIMA che mi ingozzassi di pesce fritto?! Eccheccavolo... :P

Anonimo ha detto...

ciao cucciola,
quello che ti sto inviando non ha nulla a che fare con il pesce fritto, le mense aziendali, il lavoro, il nursing, l'insegnamento, la carriera, ecc.. ma solo con la vita.
vorrei che leggessi con attenzione queste righe che ti dedico con amore perchè conosco il tuo valore e sai quanto bene ti voglio. chiaramente non è farina del mio sacco ma, rovistando tra i mille biglietti che ricevo da tante belle persone ho ritrovato questo poema di victor hugo (dedicatomi circa tre anni fa)ed ho pensato a te, mia piccola grande stella. leggilo con tutto il sentimento possibile:
Desidero che prima di tutto tu ami,
e che tu sia amata
Di essere in questo modo,
e che dimentichi presto e, dopo aver dimenticato, tu non abbia rancori.
desidero dunque, che tu abbia amici e che, anche se cattivi questi siano coraggiosi e fedeli e che tu abbia la possibilità di fidarti di almeno uno di loro, senza dubbi.
E perchè la vita è così, desidero che tu abbia anche nemici; nè molti, nè pochi, nella giusta misura perchè tu possa questionare le tue certezze.
E che tra di loro tu sia in grado di trovarne almeno uno giusto, affinchè tu non sia troppo sicura di te.
Desidero che tu sia utile, ma non insostituibile.
E che nei brutti momenti,
quando non ti rimane niente, questo niente possa esserti utile e sufficiente per reggerti in piedi.
Desidero che tu sia tollerante, non con quelli che sbagliano poco, perchè questo è troppo facile,
ma con quelli che sbagliano tanto e che sappia fare buon uso della tolleranza, e che tu sia sempre di esempio agli altri.
Desidero che essendo giovane, tu non invecchi troppo in fretta, e che quando sarai matura, non insista nel ringiovanire e, quando invecchierai, tu non disperi.
Perchè ogni età ha i suoi piaceri ed i suoi dolori, ed è giusto lasciarli correre.
Desidero anche che tu sia triste, non tutto l'anno, solo per un giorno, e che durante quel giorno tu riscopra il RIDERE GIORNALIERO!
Desidero che nessuno dei tuoi affetti muoia, però, se ciò accadesse, tu possa piangere senza lamentarti e soffrire senza sentirti colpevole di niente.
Desidero che, essendo DONNA, tu abbi accanto un brav' UOMO, domani e dopodomani, e che quando tu sia esausta e sorridente, parli con Lui dell'AMORE, per poi ricominciare.
"Se tutte queste cose accadessero, non avrei più nulla da desiderare per te, solo che tu
SIA FELICE!!!

Con tutto l'amore del mondo
Anna Claudia Di Venanzio

PS: Ci sentiamo?