Una mattina come tante entro al lavoro, come al solito avevo da ridire qualcosa alla caposala. Entro sbattendo la porta e inizio con la lista delle lamentele.
Poi esco con un diavolo per capello e mi trovo questo ragazzo, alto ed elegante, che mi dice.... "Scusa ma tu sei Silvia?" lo guardo un pò sorpresa e gli rispondo di non riconoscerlo affatto. "Sono Massimo O." dice lui. Non ci potevo credere. Uno dei miei più cari amici di quando ancora adolescente frequentavo la parrocchia sotto casa. Non riesco a descrivere la gioia di quell'abbraccio.
Parlando mi ha raccontato di essere un avvocato, insieme abbiamo parlato di tutti gli altri della comitiva e di come tutti in un modo o nell'altro era cresciuto.... attori, mamme, manager....
Dopo averlo salutato mi sono fermata a pensare.
Io chi sono adesso? Dove mi ha portato la vita fino ad adesso?
Non sono riuscita a rispondere subito. Ma oggi ho capito.
Non sono sposata e non ho figli e forse la persona giusta per me non esiste.
Ma sono un'infermiera. Lo sono in ambulatorio, mentre cerco di rianimare una persona o semplicemente parlando con un paziente. Sono un'infermiera seduta come studentessa su quei banchi universitari. Sono commissaria in un concorso pubblico. Sono una docente universitaria. In classe con gli studenti mi chiamano professoressa.
Sono orgogliosa di me stessa e di tutto quello che ho fatto nella mia vita.
martedì 30 ottobre 2007
Chi sono?
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2 commenti:
FINALMENTE SEI TORNATA.
TI VOGLIO BENE. VALY
Cara vedo che ti è passato lo "SFASCISMO"....sono contento.
1. ma chi l'ha detto che bisogna avere una vita "normale" marito, figli, famiglia, televisione..magari un amante o via discorrendo.
io personalmente quando penso a me non penso, non mi penso come infermiere, ma come persona, come cittadino di questo paese, che non riesce a essere normale, con la responsabilità di far crescere i figli con questo principio non con il miraggio dei "soldi", ma con la coscienzxa di appartenere ad una comunità, ad un paese, al mondo.
Ti abbraccio e ti bacio
Virgilio
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