In questi giorni di annunci di matrimoni, di bambini in arrivo, di decisioni di date e anelli scambiati, comincio ad avere la consapevolezza che la mia è e resterà una vita da single.
Sono una donna che non ha la necessità di un uomo.
Non mi sento sola, spaiata o incompleta; proprio in questo periodo ho imparato a conoscere me stessa e tutte le mie risorse.
Ho la consapevolezza che non ho assolutamente bisogno di nessun altro per definirmi una donna.
Sono una donna che non ha la necessità di un uomo.
Non mi sento sola, spaiata o incompleta; proprio in questo periodo ho imparato a conoscere me stessa e tutte le mie risorse.
Ho la consapevolezza che non ho assolutamente bisogno di nessun altro per definirmi una donna.
2 commenti:
Brava! Così ti voglio sentire ragionare! :-)
"Sono una donna che non ha la necessità di un uomo".
"Non ho assolutamente bisogno di nessun altro per definirmi una donna".
Parole che condivido pienamente, e che sono felice appartengano anche a te.
... Vorrei solo aggiungere che la scelta di scommettere sull'investimento di un futuro insieme ad un'altra persona non è necessariamente sinonimo di fragilità e di insicurezza.
Per me - almeno per me - è il senso compiuto di un percorso comune e di un sodalizio di sentimenti, affinità ed anime che mi fa credere, forse irrazionalmente, nella prospettiva di un autentico "per sempre".
Non una stampella su cui appoggiarsi, ma un rito (laico, nel nostro caso) che consacra la serena certezza che la sua esistenza - semplicemente - raddoppia la mia.
E il matrimonio non è un punto di arrivo, ma un punto di partenza per un amore che vogliamo continuare a scegliere, costruire e inventare un giorno dopo l'altro, credendo con tutte le nostre forze che sarà per il resto della vita.
(Detto da una che all'abito bianco e ai fiori di arancio, prima di lui non aveva mai neppure lontanamente pensato...)
:-)
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