Ho fatto tutta quella strada per arrivare a Firenze, sono entrata nell'ospedale e mi sono seduta in quella stanza, con la cartella piena di lastre dei miei reni e tanti brutti ricordi dentro. Ho cominciato a parlare, a raccontare il mio ultimo anno e mezzo di storia. Prima mi guardavano interessati poi piano piano il loro sguardo cadeva verso il basso e mi dicevano che non sono certamente fortunata. Bhé questo lo sapevo già!
Ho firmato tutti quei fogli, consensi per l'anestesia, per l'intervento e per tutte le cure a cui verrò sottoposta.
Sono davvero spaventata, ma ormai l'ho fatto, la decisione l'ho presa e non voglio tornare indietro.
La prossima settimana entrerò per la quarta volta il sala operatoria e cercheremo di salvare il mio rene. Le aspettative sono tante, ma non mi voglio illudere considerando come sta andando ultimamente la mia vita.
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